Con la conclusione delle sessioni d’esame dei primi due Corsi di formazione e qualificazione degli addetti alla posa di membrane impermeabilizzanti, tenutisi presso l’Ente Scuola Edile di Savona, questa importante iniziativa didattica promossa da Assimp Italia in collaborazione con Formedil ha affrontato il primo vero banco di prova? I risultati? Al di là delle aspettative.
Avevamo salutato il 2011 con l’annuncio dei primi due Corsi per la formazione e la qualificazione degli addetti alla posa di membrane flessibili per l’impermeabilizzazione presso l’Ente Scuola Edile di Savona, uno dei primi ad avere aderito alla fase di sperimentazione di questo percorso didattico insieme a quelli di Livorno e Vicenza. Un passo a lungo atteso da settore e che, come i nostri associati sanno, è stato preceduto da un lungo lavoro di preparazione. E anche oggi in prima linea su un fronte determinante per la qualificazione e lo steso futuro del nostro settore. Logica e comprensibile, quindi, la trepidazione con cui erano attesi i primi risultati di questa esperienza, che rappresentava una sorta di “prova del fuoco”.
E i risultati hanno superato le più rosee aspettative, confermando, da un lato, la bontà delle scelte didattiche adottate in fase di elaborazione dei corsi, dall’altro la preparazione e il livello di interesse degli operatori partecipanti. Anche di quelli più esperti, segnale questo particolarmente incoraggiante. Ma vediamo come è andata.
Il programma
Come avevamo anticipato negli scorsi numeri di Assimp News, il gruppo di lavoro incaricato dell’elaborazione di questa iniziativa ha privilegiato per il “Corso per addetti alla posa di membrane flessibili per l’impermeabilizzazione nei settori dell’edilizia e delle costruzioni secondo lo standard UNI 11333-1 sia per coperture bituminose che sintetiche” (questo il nome prescelto dalla Scuola Edile di Savona per questa prima tornata di incontri) un approccio differenziato per tempi e contenuti in funzione del grado di preparazione degli operatori iscritti. Il Corso Senior, in particolare, si è rivolto a coloro che hanno accumulato almeno due anni di esperienza lavorativa nel settore delle impermeabilizzazioni: 30 le ore complessive previste dal programma, suddivise in 24 ore di corso e sei ore d’esame. Agli operatori meno esperti è invece stato dedicato il Corso Junior, rivolto a coloro che hanno almeno sei mesi di esperienza lavorativa nel settore della impermeabilizzazione, i quali dovranno frequentare 32 ore di corso e sei ore d’esame. A loro volta, nel corso senior per i lavoratori delle imprese associate ad Assimp Italia è stata inoltre prevista la frequenza facoltativa del modulo “esercitazione pratica”. Quattro, in totale, sono i moduli formativi previsti dal Corso Senior seguiti dagli operatori: A e B, ognuno della durata di otto ore, dedicati rispettivamente a sicurezza e materiali; C, un’esercitazione pratica di preparazione all’esame per ulteriori otto ore; e D, l’esame vero e proprio, come accennato della durata di sei ore. La didattica è naturalmente differenziata in funzione della tipologia di membrane, bituminose o sintetiche.
Cinque, invece, i moduli formativi previsti dal Corso Junior: A, B e C, ognuno della durata di otto ore, dedicati rispettivamente a sicurezza, materiali e pratica; D, un’esercitazione pratica di preparazione all’esame per ulteriori otto ore; e infine E, sessione d’esame della durata di sei ore. Tipologie di membrane, stratigrafie, superfici di posa, modalità di applicazione, dettagli esecutivi, strumenti di lavoro, sicurezza e profili di rischio saranno oggetto di entrambi i percorsi formativi; a differenziarsi saranno ovviamente tecniche di esecuzione e prove pratiche, diversificate in funzione della tipologia di materiale prescelta e calibrate in relazione al grado di esperienza maturato dagli operatori iscritti al corso.
I risultati
Come abbiamo anticipato, i risultati della sessione finale d’esame sono stati decisamente positivi, confermando da un lato la bontà del programma didattico, dall’altra il grado di preparazione raggiunto dai partecipanti al corso. A confermarcelo è Doriano De Masi, Presidente della Commissione Sviluppo di Assimp Italia e membro della Commissione d’esame: “siamo estremamente soddisfatti dei risultati conseguiti da questo primo appuntamento, non solo perché dopo tanto lavoro e sforzi siamo riusciti a concretizzare questa iniziativa cui l’associazione credeva molto, ma soprattutto per l’attenzione, la voglia di apprendere e trarre il massimo beneficio da questa occasione formativa manifestata da tutti partecipanti. Con la nuova norma UNI 11333-1, finalmente, tutto il mondo dell’impermeabilizzazione può disporre di un linguaggio unico e metodologie di riferimento comuni, ed è quindi determinante che tutti gli operatori, anche quelli più esperti, siano in grado di padroneggiarli.
Da questo punto di vista abbiamo riscontrato la massima disponibilità da parte di tutti, anche dagli operatori più esperti e per i quali, di conseguenza, era forse più difficile rimettere in discussione abitudini consolidate negli anni. Posso dire, senza timore di esagerare, di avere anzi riscontrato un genuino entusiasmo, soprattutto nel corso delle sessioni pratiche svolte su modelli che riproducono in scala ridotta una serie di dettagli esecutivi; è stato in piacere vedere tutti all’opera con impegno e attenzione, cercando di mettere in pratica quanto appreso nel corso delle sessioni teoriche. Il livello di preparazione raggiunto è stato decisamente alto, tanto che fra tutti i partecipanti solo un operatore dovrà ripetere la sessione d’esame pratica”. Particolarmente riuscito si è dimostrato anche il mix fra lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche che, come conferma De Masi, “essendo in questo caso rivolto ad operatori Senior mirava a consolidare una serie di conoscenze relative sia alla teoria dei materiali sia, parte non meno importante, alle necessarie nozioni in materia di sicurezza, cui sono state dedicate ben otto ore di lezione. Anche sotto questo profilo dal corso sono emerse alcune indicazioni interessanti, che ci permetteranno di metterne a punto i contenuti sia per le future edizioni sia, non ultimo, per i corsi rivolti agli operatori Junior. I primi tre corsi pilota, in base all’accordo con Formedil, si sono infatti rivolti agli operatori Senior, proprio per ottenere una serie di indicazioni sulla bontà e l’equilibrio fra teoria e pratica del programma dei corsi stessi; queste prime esperienze hanno quindi avuto fra l’altro l’importante funzione di metterne a punto la didattica, partendo dal livello più alto di competenza, quello dell’operatore esperto, ma anche proprio per questo in teoria meno disponibile ad ammettere di dover consolidare la sua professionalità. Le indicazioni emerse sono state decisamente positive e questo, grazie anche alla grande collaborazione manifestata dalle aziende produttrici associate, ci consentirà di migliorarne ulteriormente i contenuti”. n